Una riflessione sul Natale

Come vivere il Natale nel tempo di una guerra atroce e tanto vicina a noi? E di tante altre! La mia domanda ha trovato risposta in quanto la storica di San Francesco, Chiara Frugoni, scrive sul presepe di Greccio.

Francesco vive in un tempo di grande violenza. Le guerra, comprese le crociate che si susseguono, erano la quotidianità del suo tempo. Spinto dal profondo amore per il Vangelo, decide di andare in Terra Santa, per stare vicino ai crociati. Lì è colpito dalla violenza con cui i crociati combattono i musulmani e ne sente la profonda contraddizione con il Vangelo.

Tornato in patria, alla vigilia del Natale del 1221 è a Greccio e, considerando che il paese è povero come Betlemme, con gli occhi del suo cuore innamorato di Gesù, lo “vede” nascere lì.

Francesco non pensa a fare una rappresentazione della nascita (che già si fa ai suoi tempi), ma a rivivere l’evento straordinario dell’Incarnazione di Dio e il messaggio che ne deriva.

Con l’aiuto di un amico, sistema in una grotta una mangiatoia con del fieno e vi fa portare un bue e un asinello. E nessun Bambinello! Nella celebrazione della Santa Notte fa una predica che avvince le persone radunate attorno a lui. Scrive il biografo, Fra Tommaso da Celano, che i presenti “vedono” il Bambinello tra le braccia di Francesco e sentono grande gioia. Poi commenta: “Francesco ha risuscitato il Bambino Gesù che era morto nei cuori”. Intanto il bue e l’asinello, tradizionali simboli degli ebrei e dei musulmani, mangiano il fieno, simbolo dell’Eucaristia!

Leggendo questo racconto e la sua interpretazione, il cuore ha un sobbalzo per il potente messaggio universale di Pace di Francesco!

Di questo messaggio sono come un riflesso le parole di Papa Francesco: <<c’è un “artigianato” della pace che coinvolge ognuno di noi in prima persona. Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati>> (dal discorso di Papa Francesco per la 55° Giornata Mondiale della Pace 1° gennaio 2022).

Gesù è la Pace di Dio agli uomini! L’augurio che ci facciamo tra noi e che facciamo a tutti per il Natale ’22 è di accogliere questo DONO nel nostro Cuore Ospedaliero!

 

Sr. Agata Villadoro, Superiora Locale