Disturbi d'Ansia
Disturbi Emotivo-Affettivi: i disturbi unipolari
Disturbi Emotivo-Affettivi: i disturbi bipolari
Disturbi d’ansia e disturbi emotivi
Vi presentiamo i più frequenti disturbi d’ansia ed emotivo-affettivi trattati presso il CEDANS con una descrizione scientifica ma comprensibile a tutti.
L’obiettivo non è quello di indurvi ad una autodiagnosi ma di aiutarvi ad accrescere la vostra consapevolezza in merito al disagio che vi affligge. La conoscenza da parte della persona del problema da affrontare è un momento necessario per una terapia efficace e soddisfacente. Nel box di sinistra, infatti, trovate un approfondimento per ogni singlo disturbo.
Tuttavia, per un corretto inquadramento diagnostico e per l’individuazione di un adeguato percorso di terapia la visita specialistica resta l’unico strumento idoneo.
I Disturbi d’ansia
L’ansia è uno stato emotivo caratteristico e radicato nella natura umana. Una normale reazione d’allarme o ansia fisiologica implica un’attivazione generalizzata delle risorse individuali diretta contro uno stimolo ben conosciuto e reale con la funzione di aiutare la persona ad affrontare e superare le difficoltà che si trova davanti.
Queste sensazioni si presentano sia sul piano psichico che su quello fisico con manifestazioni molto varie. Sul piano psichico le manifestazioni cognitive più frequenti sono il sentirsi nervoso o sul filo del rasoio, avere risposte esagerate di allarme, incapacità a rilassarsi, difficoltà di addormentamento, irritabilità, atteggiamento apprensivo, paura di morire, di perdere il controllo o di non riuscire ad affrontare le situazioni. Le manifestazioni fisiche più frequenti sono invece la sensazione di soffocamento, palpitazioni, sudorazione, bocca asciutta, vertigini o sensazione di sbandamento, nausea, diarrea o altri disturbi addominali, vampate di calore o brividi, “nodo alla gola”, tremori, tensioni o dolenzia muscolare, affaticabilità ed irrequitezza.
Questi sintomi vengono spesso associati ad elementi relazionali negativi attuali o pregressi, difficoltà lavorative, esami scolastici, difficoltà coniugali, lutti o separazioni.
Tuttavia, esistono due condizioni in cui l’ansia diventa patologica. La prima è quando la risposta ansiosa è esagerata e disfunzionale rispetto agli stimoli che l’hanno indotta e l’individuo ne è consapevole. Lo stato ansioso si manifesta in maniera costante, disturbando il paziente durante tutto l’arco della giornata con i sintomi già descritti, non gestibile con il ragionamento nonostante il paziente riconosca la natura esagerata della sua reazione.
La seconda è quando lo stato ansioso compare in assenza di uno stimolo scatenante, acutamente ed caratterizzato da dispnea e sensazione di soffocamento, sintomi neurovegetativi, sensazione di sbandamento, paura di morire o di perdere il controllo. Questi fenomeni sono generalmente ricorrenti, di breve durata, e possono essere inattesi o situazionali, cioè scatenate da stimoli o situazioni.
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I disturbi emotivo-affettivo
Ogni persona sperimenta delle oscillazioni nel tono dell’umore, come per esempio passare dalla gioia alla tristezza, ed in genere ciò succede per reazione ad eventi esterni. Queste fluttuazioni sono fisiologiche e favoriscono l’adattamento dell’individuo alle circostanze.
Quando però si alterano i meccanismi alla base di queste variazioni umorali, allora si può parlare di disturbi emotivo-affettivi.
Questi disturbi sono ampiamente diffusi nella popolazione e provocano alti livelli di sofferenza individuale.
In generale, si possono individuare due grandi categorie dei disturbi dell’umore: quelli unipolari e quelli bipolari.
I disturbi unipolari sono caratterizzati dalla presenza di un solo tono emotivo, quello depressivo, mentre quelli bipolari dall’alternanza di episodi di deflessione e alterazione dell’umore.